Terminata la trebbiatura per i contadini lucani arriva un giorno di riposo con la “festa del ringraziamento” per il buon raccolto. Una bella festa paesana che si celebra tra i sassi della vecchia Matera, dove al suono di musiche popolari si balla e si gustano scodellate di crapiata di Matera, una zuppa a base di patate, grano e legumi delle varietà coltivate nelle campagne della Basilicata. Nacque così, racconta la leggenda, la crapiata di Matera, una zuppa di legumi che nel corso degli anni è diventata il più tipico dei piatti poveri della cucina lucana, o meglio, materana.
Ricetta crapiata di Matera
Ingredienti per 4 persone
- 240 grammi di legumi misti legumi tra cui ceci bianchi, cicerchie, lenticchie, piselli, fave, fagioli borlotti, fagioli cannellini
- 100 grammi di grano
- 2 patate medie pelate
- 1 peperone crusco
- alcune foglie di alloro
- olio extravergine di oliva
- sale
Procedimento
Metti in ammollo i legumi secchi e il grano per una notte. Al mattino trasferisci legumi e grano in una capiente pentola (meglio se di terracotta perché mantiene meglio il calore) e versa acqua fino a coprire il tutto. Regola il fuoco al minimo e lascia bollire per un ora e mezza. Aggiungi le patate sbucciate e tagliate a fette spesse, l’alloro, un peperoncino dolce (di Senise), il sale e proseguite per mezz’ora fino a quando i legumi saranno cotti e le patate si saranno disfatte.
A fine cottura elimina le foglie di alloro dalla zuppa e versa la crapiata in piatti fondi aggiungendo un filo di olio extravergine d’oliva.